I Fondi Comuni di Investimento sono utilizzati ogni giorno da milioni di investitori in tutto il mondo per la loro versatilità e per gli importanti vantaggi che sono in grado di offrire.
L’immagine che ho scelto di inserire è molto semplice e significativa, in quanto riesce a fornire subito un’idea chiara sul loro funzionamento.
Il funzionamento in sé è molto semplice: i fondi sono gestiti dalle SGR (Società di Gestione del Risparmio), che raccolgono capitali da una grande quantità di investitori al fine di investirli sul mercato per ottenere dei guadagni, che andranno poi divisi tra gli investitori stessi in percentuale adeguata in base a quanto versato, e quindi in percentuale rispetto alle quote del fondo acquistate.
Quali sono i vantaggi nell’investire in Fondi Comuni di Investimento?
1) LA DIVERSIFICAZIONE E LA RIDUZIONE DEL RISCHIO
La prima regola d’oro sulla quale è basato il funzionamento dei fondi di investimento è il noto proverbio “non mettere tutte le uova nello stesso paniere“.
Cosa significa?
Prima dell’avvento dei fondi comuni di investimento, investire significava acquistare delle singole azioni, obbligazioni o titoli di stato. Gli investitori acquistavano singoli titoli finanziari, concentrando tutto il rischio su un determinato paese (acquistando titoli di stato di una determinata nazione), o su una certa società (azioni o obbligazioni), basando pericolosamente le proprie scelte di investimento su convinzioni personali senza fondamento finanziario (“quel titolo crescerà”) oppure affidandosi a consigli di conoscenti o impiegati di banca. In questo modo, concentrando tutto l’investimento su pochi titoli, il fallimento di uno Stato (come nel caso dei Bond Argentini), o di una società (come il caso del crack Parmalat) causerebbe ed ha causato perdite devastanti del patrimonio degli investitori.
Tornando al proverbio delle uova, investire in questo modo significava avere investiti tutti i propri risparmi “in un unico paniere”, ovvero in uno o pochi titoli, con effetti, come facilmente comprensibile, molto gravi in caso di andamento negativo dei titoli in questione.
I fondi comuni di investimento utilizzano una logica diversa:
Il denaro raccolto dagli investitori non viene concentrato su un’unico titolo, ma viene suddiviso su centinaia di titoli (azioni, obbligazioni, titoli di stato e altro, a seconda della strategia adottata dal gestore del fondo) accuratamente selezionati da analisti esperti. In questo modo l’investitore sarà tutelato dal beneficio della diversificazione. Questo significa che se tra la moltitudine di titoli presenti nel fondo, dovessero fallire alcune società, l’investitore subirebbe una perdita di entità molto lieve, invece che mettere a rischio l’intero patrimonio investito (100%) come accadrebbe invece investendo su singoli titoli.
2) AFFIDARSI A MANI ESPERTE
Investire in un fondo comune di investimento significa affidarsi alla Società di Gestione del Risparmio, detta anche Casa di investimento, che crea il fondo, seleziona i titoli da inserire in portafoglio e lo gestisce giorno dopo giorno. Alcuni nomi delle case di investimento più conosciute ed importanti a livello internazionale sono BlackRock, Morgan Stanley, JP Morgan, Pimco, Pictet, Templeton, Goldman Sachs.
Le case di investimento, tramite il lavoro di analisti e gestori, operano ogni giorno al fine di analizzare le migliori opportunità di investimento sul mercato e di trasformarle in titoli da inserire nei propri fondi.
Ogni casa di investimento possiede decine di filiali localizzate strategicamente sul territorio: in ogni paese in cui la SGR decide di investire, sono presenti analisti esperti con il compito di monitorare giorno per giorno l’economia della nazione, il grado di rischio politico, economico e sociale, e la solidità dei bilanci delle imprese le cui azioni o obbligazioni sono presenti in portafoglio.
Da una ricerca è emerso che in media sono presenti 7 analisti dedicati con il compito di analizzare i bilanci in ogni singola società di piccole dimensioni (Small Cap) in cui la SGR decide di investire, e 23 analisti per ogni società di grandi dimensioni (Large Cap). Questi analisti possono recarsi fisicamente nelle aziende e tenere colloqui con i manager, oltre ad accertare la bontà finanziaria delle imprese.
Nei fondi a gestione attiva inoltre il gestore fa “manutenzione” giorno per giorno sul fondo, variando le quantità o le tipologie dei titoli in portafoglio per portare i maggiori vantaggi possibili agli investitori in termini di guadagno, basandosi su dati macro di mercato e eventi geo-politici nel mondo.
Investendo in fondi quindi si decide di affidare i propri risparmi a mani esperte, che hanno contatto diretto con la realtà in cui investono, avendo filiali e personale sul campo. Questa rappresenta una modalità di investimento decisamente più sicura e remunerativa rispetto al “fai da
te”.
3) OTTENERE L’ACCESSO A TITOLI RISERVATI:
Investendo in fondi è possibile il più delle volte acquistare titoli che normalmente non possono essere acquistati singolarmente dagli investitori, essendo tipologie di titoli riservate ad investitori istituzionali (banche, SGR…)
4) AMPIA POSSIBILITA’ DI SCELTA:
Esistono moltissime tipologie di fondi di investimento, per consentire a tutti di investire in base al proprio profilo di rischio e alle proprie esigenze finanziarie.
Ricorrendo all’aiuto di un consulente finanziario, è possibile selezionare il fondo più adatto ai propri “gusti”, tenendo presente che esistono fondi di ogni tipo: totalmente azionari, totalmente obbligazionari, 50/50, fondi flessibili (in cui la scelta dei titoli è lasciata al gestore entro certe percentuali), fondi prudenti, moderati e aggressivi, fondi sull’Italia, sull’Europa, sugli USA, sui mercati emergenti, fondi globali, fondi tematici (che investono su un tema specifico, ad esempio la robotica) etc…
Tramite un colloquio con un consulente finanziario è possibile costruire il proprio portafoglio, selezionando anche più di un fondo, calibrando volatilità e fattori di rischio.
5) ESSERE TUTELATI:
Ogni casa di investimento è soggetta a rigide regole di comportamento ed è tenuta alla massima trasparenza. Il denaro e i titoli contenuti nei fondi vengono depositati nelle Banche Depositarie, che svolgono un’attività di controllo e supervisione. Se dovesse fallire una SGR il patrimonio degli investitori non verrebbe in nessun modo intaccato, in quanto patrimonio diviso per legge da quello della società di gestione.
6) IL TEMPO COME ALLEATO:
Investire in fondi non significa fare trading.
Non si tratta di una scommessa, ma di una scelta consapevole sul breve, medio o lungo periodo. A seconda della tipologia di fondo e a seconda della percentuale di azionario, può trattarsi di un investimento ideale sui 3 anni, così come sui 5 o sui 10. E’ sempre possibile richiedere in anticipo il denaro investito (generalmente viene restituito in 5 giorni lavorativi) e non esistono vincoli di nessun tipo.
Ci sono dei costi?
Nessun costo diretto. Per i fondi a gestione attiva sono presenti delle commissioni di gestione che verranno sottratte dal rendimento del fondo come remunerazione per il gestore e gli analisti a fronte del loro lavoro di gestione quotidiana. Non si tratta quindi di costi diretti (l’investitore non pagherà nulla), ma di una trattenuta sul valore totale del rendimento ottenuto.
Mattia Cavattoni, consulente finanziario