“ Tutto considerato, c’è più difficoltà a conservare il denaro che a procurarselo”
Michel de Montaigne
Come è possibile, quindi, ottenere dei rendimenti al giorno d’oggi?
La seconda parte della frase di de Montaigne, si riferisce invece a delle opportunità concrete.
Se da una parte, come ampiamente documentato, con i normali canali bancari è oggi pressoché impossibile preservare a pieno il capitale e tanto meno ottenere un rendimento con il “fai da te” sui Titoli di Stato, dall’altra ci sono delle grandi opportunità da sfruttare nei mercati finanziari veri e propri.
Seguendo la logica classica della legge della domanda e dell’offerta, laddove vi sono molti investitori intimoriti che decidono di non investire, le opportunità saranno certamente più grandi per chi deciderà di farlo e di cogliere l’occasione.
Questo non significa, però, che chi decide di investire sia più “spericolato” di chi decide di non farlo. Chi decide di entrare nei mercati lo fa con la consapevolezza che oggi la scelta è molto semplice:
scegliere tra perdere sicuramente del denaro (tra canoni di conto, conti deposito …) , o provare perlomeno a cogliere delle opportunità per ottenere del rendimento.
Le opportunità oggi ci sono e sono grandi, seguendo però certe logiche, e ascoltando i consigli di consulenti ed esperti che hanno a che fare tutti i giorni con l’andamento dei mercati.
Anche il campo degli investimenti, tuttavia, ha subito delle modifiche negli ultimi tempi, e oggi anche qui è più che mai valida la frase iniziale “c’è più difficoltà a conservare il denaro che a procurarselo”
Cosa significa?
Ovviamente la frase non è da interpretare in senso negativo, ma dal lato delle possibili opportunità.
I portafogli di investimento totalmente obbligazionari con titoli governativi e ad alto rating andranno in sofferenza (lo stanno già facendo) a causa della crescita dei tassi già annunciata dalle banche centrali per il 2018 e 2019.
Questo significa che non bisogna puntare più su portafogli troppo prudenti, perché questi invece che conservare il capitale porteranno a delle perdite, seppur contenute.
Oggi come non mai è importante costruire portafogli molto ben diversificati, in termini di area geografica e di settori.
E’ importante inserire in portafoglio, oltre alle obbligazioni emesse dalle aziende, anche una quota in più di azionario, spostandosi dalla mentalità tipicamente italiana e muovendosi verso quella americana, per cogliere le opportunità che il mercato sta già offrendo.
E’ importante inserire in portafoglio anche obbligazioni e azioni di aziende leader nei paesi emergenti (India su tutte, ma anche Asia, Cina, Taiwan, Sud America), lasciando ovviamente la scelta nelle mani dei gestori dei fondi di investimento, in quanto questi paesi offrono opportunità di rendimento decisamente maggiori dei paesi sviluppati.
Negli scorsi decenni i paesi emergenti erano più rischiosi in termini di investimenti, rispetto a Europa o Stati Uniti, soprattutto per via dei rischi politici. Oggi questo trend si sta invertendo.
Nei telegiornali sentiamo tutti i giorni parlare di instabilità politica, elezioni anticipate, Brexit, populismi, incognita Trump. Questo sta accadendo nei Paesi sviluppati, non più negli emergenti.
A parte casi gravi come il Venezuela, o sporadici casi di corruzione come ad esempio oggi in Brasile, i mercati emergenti hanno oggi avviato misure politiche stabili e hanno allontanato i governi populisti.
L’india, ad esempio, sta registrando record di crescita impressionanti sui mercati, con sottostanti politici ed economici molto stabili e debito pubblico minore di molti paesi europei.
Investire una quota, seppur limitata, del portafoglio nei paesi emergenti significa guardare al futuro ma anche al presente, per cogliere una grande opportunità, a fronte di rischi di natura politica non maggiori di quelli che abbiamo in Europa o negli Stati Uniti.
E’ molto utile, infine, inserire in portafoglio anche quote di fondi legate a commodities (oro, argento, petrolio…), valute (Euro, Dollaro…) e fondi alternativi, ovvero strumenti il cui rendimento non dipende dall’andamento dei mercati. In questo caso sarà possibile continuare a guadagnare anche in caso di cali dei mercati, mantenendo il capitale e riuscendo in alcuni casi anche a cogliere una extra performance.
Una cosa è certa: l’era degli investimenti a capitale garantito è finita.
Studiando con il proprio consulente un orizzonte temporale di investimento e rispettandolo, senza subire l’emotività delle oscillazioni a breve termine, è sicuramente possibile ottenere delle buone soddisfazioni sui mercati.
Non ci sono più vie di mezzo. Le opportunità si colgono rimanendo investiti, e la scelta è semplice: rimanere nei mercati, oppure restarne completamente esclusi.
Fonte immagine: Amundi Asset Management
Mattia Cavattoni, Consulente Finanziario